Verifica fumi caldaie 

Verifica fumi caldaie quando farlo e perché  La manutenzione periodica della caldaia è molto importante: scopri perché 

Il controllo fumi della caldaia è obbligatorio? Controllo fumi caldaia: ogni quanto?  Differenza tra controllo fumi e manutenzione  Mancato controllo fumi della caldaia: rischi e sanzioni  Il bollino blu della caldaia  Scopriamo insieme perché e quando fare il controllo dei fumi della caldaia. Innanzitutto devi sapere che la caldaia genera calore mediante combustione e, per ragioni di sicurezza ed efficienza, un tecnico specializzato è incaricato di analizzare il prodotto di questa combustione, per verificare che rendimento, concentrazione di ossido di carbonio (CO) e indice di fumosità rientrino nei valori indicati dalla normativa. Ecco quando va effettuato il controllo dei fumi:  ogni 2 anni per impianti termici a combustibile liquido o solido con potenza inferiore o uguale a 100kw  annualmente per impianto termico a combustibili liquidi o solidi, se la potenza è superiore ai 100kw  ogni 4 anni per caldaie a gas metano o GPL fino a 100kw  a cadenza biennale per caldaia a gas, che supera i 100kw.  Il controllo fumi della caldaia è obbligatorio? 

Il controllo dei fumi della caldaia, ovvero l’analisi del prodotto di combustione è assolutamente obbligatorio. La legge stabilisce di effettuare il controllo periodico dei fumi con tempistiche che variano in funzione del tipo di caldaia e il mancato adempimento di quest’obbligo comporta sanzioni   dall’entità variabile. La verifica dell’efficienza energetica della caldaia è indispensabile per garantirne la buona operatività e per accertarti della sua sicurezza. Una caldaia non soggetta alla dovuta manutenzione potrebbe, infatti, rivelarsi pericolosa per chi la possiede e per il vicinato.  Inoltre la regolarità dei controlli mantiene valida la garanzia per i tempi stabiliti dalla casa produttrice.  Controllo fumi caldaia: ogni quanto? Per sapere ogni quanto va eseguito il controllo dei fumi della caldaia, devi far riferimento alla normativa vigente, che stabilisce tempistiche diverse in base ai diversi tipi di caldaia.

Queste sono le indicazioni generali stabilite per legge per determinare ogni quanto eseguire il controllo dei fumi, a seconda del tipo di caldaia:  biennale su caldaie a combustibile liquido o solido con potenza inferiore o uguale a 100 kw quadriennale per impianti a gas metano o GPL fino a 100kw  annualmente su impianto termico a combustibili liquidi o solidi, con potenza superiore ai 100kw  ogni due anni su  caldaie a gas, che superano i 100 kw  Differenza tra controllo fumi e manutenzione Facciamo un po’ di chiarezza per capire qual è la differenza tra manutenzione della caldaia e controllo fumi. Sono entrambi interventi obbligatori per verificare il buon funzionamento della caldaia oltre che per la fondamentale sicurezza di chi la possiede e del vicinato.  Mentre la prima consiste nella verifica della corretta operatività dell’impianto e nella pulizia del bruciatore e dello scambiatore di regolazione, la seconda è un’analisi della combustione e dell’ossido di carbonio che vi resta concentrato.

 Questi due tipi di intervento hanno tempistiche diverse. Sono infatti le indicazioni tecniche della casa produttrice a stabilire ogni quanto effettuare la manutenzione. Il controllo dei fumi viene invece stabilito per legge e la sua periodicità varia in base al tipo di caldaia.

Link Utili:

Una definizione dell’argomento Caldaie  data dalla famosa enciclopedia on line. (Wikipedia)