Una corretta manutenzione della caldaia è una delle regole basilari per risparmiare sulla bolletta del gas. Eseguire il Controllo fumi della caldaia, la sua pulizia periodicamente serve infatti a mantenere l’efficienza e a limitare consumi e spese.
I controlli e le revisioni sono obbligatori per legge, permettono di individuare eventuali guasti e anomalie e garantiscono una migliore efficienza dell’impianto. Ogni quanto bisogna fare la manutenzione della caldaia, a chi spetta e quali sono le sanzioni in caso di inadempienza? Manutenzione caldaia obbligatoria e controllo dei fumi Avere un impianto a norma garantisce vantaggi economici e ambientali, in quanto si riducono consumi e inquinamento. La manutenzione della caldaia è indispensabile per il suo corretto funzionamento e la sua durata, ma non solo. Avere una caldaia in regola ed efficiente serve ad assicurare una temperatura calda in casa, a contenere i consumi e ad evitare multe. Dal 2013, infatti, la normativa è cambiata e la manutenzione della caldaia è obbligatoria per legge, ma bisogna distinguere tra questa e il controllo dei fumi della caldaia, anch’esso obbligatorio.
Manutenzione della caldaia: cos’è e quando bisogna farla Quando si parla di manutenzione della caldaia ci si riferisce al corretto funzionamento dell’impianto e alla pulizia del bruciatore e dello scambiatore di regolazione. Il bruciatore è un componente fondamentale per il funzionamento della caldaia: in questo avviene la miscelazione tra combustibile e comburente per avviare la combustione e riscaldare l’acqua. Questo processo, però, favorisce l’accumulo di scorie al suo interno che, se non rimosse, possono causare malfunzionamenti o una riduzione della resa dell’impianto. Lo scambiatore è il componente della caldaia in cui l’acqua fredda proveniente dalla rete idrica viene riscaldata per poi essere immessa nel circuito dell’impianto di riscaldamento.
Essendo costantemente a contatto con l’acqua, lo scambiatore è soggetto all’azione erosiva del calcare che col tempo può inficiarne il corretto funzionamento. Il controllo periodico è importante per conservare l’efficienza dell’impianto e ridurre i costi di esercizio, allungando il ciclo di vita della caldaia e aumentandone la sicurezza. Ogni quanto fare la manutenzione dipende dalle informazioni riportate nel libretto di istruzioni tecniche per l’uso e dalle indicazioni rilasciate da chi ha installato l’impianto. In assenza delle istruzioni, fa fede quanto indicato nella scheda tecnica redatta dal produttore dell’apparecchio. A quel punto sarà la ditta specializzata a consigliare la frequenza e la periodicità con cui procedere al controllo. Il consiglio è quello di eseguire annualmente la manutenzione dell’impianto, magari nel periodo estivo o autunnale per risparmiare sui costi. Il controllo della caldaia è obbligatorio consiste in una serie di operazioni e deve essere effettuato da un tecnico abilitato. Chi non è proprietario dell’abitazione in cui vive, è comunque tenuto a provvedere alle spese per la manutenzione ordinaria. Come stabilito dall’articolo 1576 del Codice Civile, infatti, a carico del locatore restano le spese straordinarie (come quella dell’eventuale sostituzione della caldaia) e quelle per gli eventuali adeguamenti alla legge. Quelle per assenza di manutenzione, negligenza o guasti causati da uso improprio, invece, restano spese a carico dell’inquilino. Oltre alla manutenzione è suggerito effettuare anche la pulizia annuale, non obbligatoria per legge ma utile a prevenire guasti e ad assicurare la temperatura. Per fare la manutenzione ordinaria si controllano le parti più sollecitate dell’impianto di riscaldamento, ovvero quelle maggiormente a rischio degradazione come ventilatori, camera di combustione, guarnizione ed elettrodi. Subito dopo si effettua una pulizia generale dell’apparecchio.
Link Utili:
Una definizione dell’argomento Caldaie data dalla famosa enciclopedia on line. (Wikipedia)